Per la direzione dell’Electrolux non sono sufficienti le nuove norme che facilitano i licenziamenti

Questo che pubblichiamo è il volantino diffuso ai cancelli della fabbrica Electrolux di Susegana per chiedere il ritiro del licenziamento del delegato della FLMU.La multinazionale Electrolux continua nella sua politica dello sfruttare più che può i lavoratori forte di un accordo con il governo e le regioni in cui ha stabilimenti che non la impegna nè a fare investimenti produttivi che garantiscano il futuro della produzione di elettrodomestici in Italia nè ad adottare un attegggiamento rispettoso dei diritti dei lavoratori.A Emanuele Spada la solidarietà totale di Pennabiro
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Se succede anche un semplice incidente nei posti di lavoro, per l’Electrolux è lecito licenziare (e incidenti nei luoghi di lavoro ne avvengono purtroppo a migliaia).Se poi in un semplice incidente è coinvolto un lavoratore che si è sempre distinto per contrastare ogni forma di ingiustizia, abuso e particolarmente attento alla salute e alla sicurezza per tutti i lavoratori e le lavoratrici, allora il lavoratore alla prima occasione viene subito sospeso e poi licenziato.
Emanuele Spada rappresentante della FLMUniti Cub, è sempre stato un lavoratore scomodo per la Electrolux e lo sarebbe stato ancora di più adesso, che bisogna spiegare ai lavoratori e alle lavoratrici l’esito dell’accordo sottoscritto un anno fa. Un accordo voluto dall’azienda con il ricatto dei licenziamenti che, oltre ad aumentare i ritmi di lavoro e la flessibilità, non ha risolto i problemi degli esuberi. La Electrolux probabilmente lo ripropone per avere altri soldi dallo Stato e misure per spremere ancora di più i propri dipendenti.
E’ ovvio che il licenziamento di Emanuele è stato costruito ad arte per evitare la presenza in azienda di una figura scomoda e per dare un monito a tutti, sperando di determinare un clima di sottomissione se non addirittura di terrore.Un incidente può essere fatale per perdere il lavoro e precipitare con la propria famiglia in un vortice di povertà.
L’Electrolux spera che dando questo esempio nessuno si permetterà più di protestare, anche se salute e sicurezza non vengono tutelate. L’azienda vorrebbe che nessuno proclamasse più scioperi dello straordinario, nonostante siano in vigore i contratti di solidarietà e vengano dichiarati ancora 140 esuberi.
L’Electrolux si sbaglia. La coscienza dei lavoratori e delle lavoratrici, la dignità, non si possono licenziare.
La FLMUniti CUB proclama lo sciopero di 1 ora e 45 minuti in uscita.

(fine turno di lavoro, per i due turni e per i giornalieri)

nella giornata di VENERDI’ 20 NOVEMBRE 2015

 per il ritiro del licenziamento di Emanuele

 contro la decisione aziendale di intimidire i lavoratori attraverso questi atti

La FLMUniti Cub adirà ogni strumento legale e sindacale per reintegrare

Emanuele nel proprio posto di lavoro e per impedire che vi siano altri Spada,

colpevoli di lottare per la dignità propria e dei colleghi.

La scomparsa di Luciano Gallino

Luciano Gallino ci ha lasciato. Lo vogliamo qui ricordare riportando gli aspetti salienti della relazione che presentò in un convegno tenuto a Milano nel maggio 2009 dal nome”Crisi economica,crisi industriale,crisi sociale e i lavoratori”.
Dopo aver indicato nello strapotere del capitale finanziario la causa della grave crisi iniziata a suo avviso già nel 2006 ,dopo aver denunciato l’aumento senza precedenti delle disuguaglianze sociali,Gallino cercava delle soluzioni per uscire dalla crisi.
Sulla globalizzazione “…è difficile puntare ad una globalizzazione a KM 0,perchè la globalizzazione c’è,esiste,noi esportiamo ed importiamo….ocorrerebbe affermare il principio che qualunque cosa si possa produrre localmente nell’arco di 30-50 km,dovrebbe essere prodotto localmente…”
Sul ruolo delle banche “Sarebbe importante intervenire su certe attività bancarie.Bisognerebbe stabilire,ad esmpio,che le attività bancarie devono essere tutte in bilancio.Mentre oggi le banche,comprese quelle italiane,hanno un’enorme attività di movimenti di capitale che sono fuori bilancio in modo sistematico……le banche tolgono dal bilancio attività molto importanti come ad esempio la traduzione di derivati non registrati”.
Questo è un problema tuttora attuale,che non ha trovato soluzione. “Ma,per ripartire dal basso,dalla ridistribuzione del reddito…….la funzione ce l’hanno i contratti nazionali che,non per caso,si cerca in ogni modo di indebolire…..Ci sono le politiche fiscali redistributive……uno potrebbe anche fare a meno di aumenti consistenti in busta paga ma se le scuole materne costano 7 euro al mese invece di 400,quella è una forma di redistribuzione di reddito sociale globale”.
Sulla necessità di riorganizzare l’industria “La riqualificazione delle imprese industriali,qui è in questione il governo delle imprese…..la modifica della legge sulle società del 2003 ha reso possibile alle società italiane di istituire un sistema dualistico cioè di avere un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza,chiamato il modello alla tedesca…..In Germania,nei consigli di sorveglianza i rappresentanti dei sindacati sono almeno il 30%….ora so benissimo che i sindacati nei consigli di sorveglianza è un’idea che fa venire l’orticaria a molti sindacalisti….sta di fatto che in Germania decine di migliaia di lavoratori parlano di Opel,di Fiat,di futuro del loro lavoro,di declino dei loro Lander,mentre in Italia chi ne parla?…” Sugli investimenti produttivi “Gli investitori istituzionali:c’è non solo un’ampia letteratura,ci sono molte iniziative anche recnti che cercano di far posto ai lavoratori,ai sindacati,ai loro rappresentanti nei luoghi dove si decide l’investimento dei soldi degli altri che poi sono i vostri o i soldi nostri.Ho scritto un libro su questo,una somma pari al PIL del mondo se fosse investita in modo diverso da come viene investita oggi mirando unicamente al massimo profitto,potrebbe cambiare a livello nazionale e globale molte cose.”
E a proposito del problema della disoccupazione,così concludeva il suo intervento”Nell’ambito del New Deal il 60% dei disoccupati non fu assunto a carico dello stato ma impiegato in opere pubbliche,a piantare uin miliardo di alberi in tutti gli Stati Uniti…per costruire 7800 ponti,pr costruire un milione di km.di strade e ferrovie….”
Luciano Gallino portava qui spunti estremamente interessanti,che poi ha ripreso nei suoi libri.
Molti di questi spunti riguardano questioni ancora aperte e da risolvere e che richiedono un approfondimento,la crisi non è affatto superata,i lavoratori italiani ed europei devono rafforzare la loro unità per uscire vincitori dall’attuale situazione.
La redazione